Perché non facciamo altro che correre? 

Perché passiamo la nostra intera vita a correre verso la tappa successiva? 

Corriamo velocemente verso il punto di arrivo e lasciamo il testimone al successivo senza nemmeno guardarlo in faccia. 

Prendi il testimone e via, corri.

Una corsa costante al prossimo obiettivo. La laurea, il lavoro, la casa, la famiglia e poi si ricomincia. 

Perché? Perché agiamo e viviamo in funzione di questi obiettivi? 

Perché c’è questa strana e soprattutto falsa credenza per la quale più li raggiungi velocemente e più sei bravo. Più corri e più sei di successo. Prima lasci il testimone all’altro giocatore più probabilità hai di vincere.

Certo questo funziona nell’atletica, ma nella vita?

Quante cose ti perdi correndo così velocemente.

Ho sempre preferito il cammino alla corsa. Non sono mai stata entusiasta di correre. Quando corro mi manca il fiato, non riesco a pensare e la realtà che mi circonda mi scorre sotto i piedi troppo velocemente. Non riesco a coglierla. 

Come quando per una vita percorriamo sempre la stessa strada in macchina. Andiamo veloce e anzi ci innervosiamo quando nel traffico siamo costretti a rallentare. Poi un giorno percorriamo la stessa strada a piedi ed ecco che salutiamo quel signore che tutte le mattine è seduto fuori dallo stesso bar e che non avevamo mai notato prima o vediamo quell’albero che ogni anno fiorisce e sfiorisce. Iniziamo a vedere la realtà che ci circonda, a coglierla in tutto i suoi particolari.

Perché lo facciamo?

Dopotutto la vita non risiede proprio in queste piccole cose, in queste piccole cose vitali?

Purtroppo noi non siamo abituati a rallentare, a rispettare i nostri tempi ed a comprenderne la preziosità, rallentando invece avremo la possibilità di conoscere e percepire la realtà.

Una volta mi dissero “sei andata talmente tanto di fretta che ti sei persa tutto ciò che ti era intorno”. Avevano ragione. Farsi soggiogare dalla fretta, vuol dire ridurre la propria produttività ed efficienza. Significa perdersi un sorriso o un saluto che solo una persona che guardi in viso può darti. La fretta perde l’efficacia, non ci da la possibilità di percepire cosa ci stiamo perdendo.

Cosa possiamo fare?

Camminare. 

Osservando da destra a sinistra, gustandoci ogni suono e ogni odore. 

Osservando le cose che cambiano lentamente. 

Decidendo almeno un giorno alla settimana di andare a prendere nostro figlio a scuola o andare a lavoro a piedi.

Scegliendo un albero, un fiore o un arbusto che incontriamo nei nostri tragitti e nel vialetto di casa e osservando come lentamente muta. Osservandone la vita.

Concediti il tempo e non farlo scorrere sotto le mani, godi di ogni minuto.